I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano hanno eseguito a Roma una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un consulente della Regione Calabria, ritenuto responsabile di truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico, frode in pubblica fornitura e falsita’ ideologica nell’ambito di un’indagine sui derivati. Si tratta di Massimiliano Napolitano. I militari hanno sequestrato beni e somme di denaro per oltre 2,5 milioni di euro. L’arresto e’ lo sviluppo di uno dei filoni investigativi emersi nell’indagine sui derivati condotta dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Milano, Alfredo Robledo, trasmesso per competenza territoriale alla Procura di Catanzaro. Gli approfondimenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato operazioni in derivati (swap) relative ad un prestito obbligazionario sottoscritto dalla Regione Calabria per un importo pari a circa 325 milioni di euro (e a due successive rinegoziazioni), in merito alle quali sarebbero stati conseguiti, attraverso modalita’ fraudolente, profitti illeciti per circa 25 milioni di euro, parte dei quali (circa 2,5 milioni) risultano ‘veicolati’ a favore del consulente finanziario. La Guardia di Finanza ha quindi sequestrato, in via preventiva, beni mobili ed immobili, oltre a disponibilita’ finanziarie e conti correnti, per un importo complessivo di 2,5 milioni di euro, riconducibili a sette indagati. Oltre al consulente finanziario, risultano infatti indagati anche alcuni manager della banca, l’ex dirigente del settore Bilancio, Programmazione Finanziaria e Patrimonio della Regione Calabria, Mauro Pantaleo, e l’istituto di credito giapponese Nomura. Dall’inchiesta e’ emerso che la banca Nomura ha avuto profitti per 30 milioni di euro, mentre tre milioni di sovrapprezzo sono stati intascati dai soggetti che hanno fornito assistenza sugli swap (titoli a rischio) sottoscritti dalla Regione Calabria dal 2004 al 2006. A fornire assistenza alla Regione Calabria, rappresentata da Mauro Pantaleo, c’era Massimiliano Napolitano, ex partner di Pantaleo nella societa’ ConsulEnti, che, secondo l’accusa, avrebbe consigliato la Regione ed incassato denaro dalla banca nipponica su conti esteri. Dall’inchiesta e’ emerso inoltre che una societa’ statunitense registrata in Delaware e riferibile a Napolitano, la Keaton Llc, ha ricevuto quel denaro, tre milioni, in relazione alle tre operazioni in derivati con la Regione Calabria. Nelle operazioni di swap tra la Regione Calabria e la Nomura International, firmate con cadenza quasi annuale, il 21 aprile del 2004, il 7 aprile del 2005 e il 21 giugno 2006, la banca giapponese ha registrato profitti per circa 30 milioni di euro. Una cifra che gli inquirenti ritengono spropositata per operazioni di quel genere. All’epoca degli swap, attraverso la ConsulEnti, Massimiliano Napolitano era advisor della Regione Calabria ‘a titolo gratuito’, ma formalmente contrattualizzato da Mauro Pantaleo.
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