La Guardia di Finanza di Locri ha sequestrato due societa’ cooperative ed un consorzio di cooperative, realizzati, secondo l’accusa, al solo scopo di acquisire indebitamente contributi comunitari ed erogazioni di prestazioni economiche di previdenza agricola. All’inchiesta ha collaborato il servizio ispettivo dell’Inps, che ha evidenziato la posizione irregolare di 95 falsi braccianti agricoli. Secondo l’accusa, F.F., di Canolo, e B.G. di Samo, avevano costituito una serie di cooperative agricole, di fatto tutte inattive o quasi. F.F., che era gia’ stato posto ai domiciliari nell’ambito di un’altra inchiesta nel giugno dello scorso anno, risultava essere presidente del consiglio di amministrazione di un consorzio di cooperative agricole con sede fittizia a Reggio Calabria ma che, in realta’, era solo una ”scatola vuota”che, avvalendosi dei piani di lavoro falsi e strumentali realizzati dall’agronomo B.G., si e’ rivelata una macchina per assunzioni fasulle in agricoltura. La societa’, sulla carta, risultava gestire terreni a Cittanova, Cimina’, Brancaleone, Benestare e Cinquefrondi ma dal 2002 il Consorzio ha perso la disponibilita’ di quasi tutti i terreni, pur incrementando le giornate agricole dichiarate all’Inps, che hanno raggiunto quota 20.000 giornate-uomo in un anno. La frode, secondo l’accusa, ha consentito a decine di soggetti assunti fittiziamente di percepire prestazioni previdenziali per un valore complessivo superiore al milione di euro. Le indagini hanno rilevato la cointeressenza tra il Consorzio ed altre due societa’ cooperative agricole gestite dai due indagati che, a fronte della quasi inesistente attivita’ lavorativa, registravano centinaia di giornate agricole. Una societa’ di Canolo, conterebbe 73 soci, dediti alla produzione di prodotti agricoli da confezionare ed alla forestazione, ma dalle indagini e’ emerso che la produzione e’ cosi’ modesta da poter essere paragonata all’attivita’ lavorativa di un solo nucleo familiare. La cooperativa aveva ottenuto lo stanziamento di un contributo in conto capitale dalla Regione presentando un progetto nell’ambito del Psr Calabria 2007/2013 per 180 mila euro che e’ stato bloccato dalla guardia di finanza.
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